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Casa Lunardelli

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de anna contro i privati: Cudin ripara i danni

Pubblicato da simitan su 14 Luglio 2011, 07:25am

Tags: #Attualità, #Cimolai, #claudio cudin, #elio de anna, #palazzetti, #peressini, #Popoli e politiche, #sartor, #teatro verdi

Si capisce lontano un miglio che la diplomazia di Cudin serve a chiarire le cose che  De Anna non conosce e dall'altro lato a evitare che la regione riduca i suoi sovvenzionamenti.

TEATRO COMUNALE "GIUSEPPE VERDI"
Cudin ringrazia gli sponsor privati "strigliati" da De Anna

Giovedì 14 Luglio 2011,
PORDENONE -

[caption id="attachment_1069" align="alignleft" width="300" caption="Teatro Verdi"]teatro verdi[/caption]

il giorno dopo le dichiarazioni di Elio De Anna, assessore regionale alla Cultura che si è scagliato contro i privati poco munifici a sostegno del Comunale Giuseppe Verdi di Pordenone - tenta di evitare contraccolpi. E precisa: «C’è un percorso nuovo, che può diventare importante e virtuoso anche per il territorio. Ho una posizione diversa rispetto all’assessore De Anna, di cui apprezzo la passione con cui si sta spendendo». Cudin ricorda come l'intervento degli Amici del teatro - topografia sartor, Palazzettii, Peressini Auto, Marco De Bosichi e dallaprossima stagione Cimolai - sia «particolarmente significativo quale nuova via che si apre in un cammino che, fino al momento del loro ingresso, tra le realtà economiche partecipi vedeva in maniera consistente, tanto da esserne Soci Onorari, soltanto Banca Popolare FriulAdria e Camera di Commercio e in maniera diversa, Fondazione Crup». Ora invece le cinque imprese che hanno deciso di intervenire sostenendo - con 5 mila euro, cifrastabiluta dallo stesso teatro - l'associazione culturale «secondo una formula di adesione prevista e delimitata dallo Statuto del Comunale» ha specificato Cudin. Modalità di intervento «per un’attività di carattere continuativo e non straordinario» - ha inoltre spiegato - che va valutato al di là delle misure quantitative. Il Verdi si configura come servizio essenziale e strutturale per l’organizzazione della cultura e come tale ha il privilegio del sostegno fondamentale che spetta agli Enti pubblici: «Per questo, l’intervento regionale è di assoluta rilevanza». V.S.

TEATRO COMUNALE "GIUSEPPE VERDI"
L’assessore De Anna bacchetta i privati: «Danno troppo poco»

Mercoledì 13 Luglio 2011,
PORDENONE - (v.s.) Alle prese con i finanziamenti pubblici Elio De Anna, assessore regionale alla Cultura, ammonisce il settore privato. Spunto della riflessione - in occasione della presentazione della rassegna di mostre Spilimbergo Fotografia 2011 - la quota di partecipazione degli "Amici del teatro" del comunale Giuseppe Verdi. Un sostegno finanziario troppo risicato, secondo De Anna: «Quando scopro che la Regione partecipa come socio fondatore con 845 mila euro, la Provincia con 155, il Comune di Pordenone con 450 e cinque privati con 5 mila euro ciascuno, credo sarebbe il caso di dare a questi ultimi una pedata. Questa cifra dimostra che la cultura viene ancora considerata una spesa». I cinque a cui l'assessore regionale fa riferimento sono Marco de Bosichi (agente Sai), Palazzetti, Peressini Audi, Tipografia Sartor Pordenone e dalla prossima stagione anche la Cimolai; si tratta di sostenitori che intervengono in qualità di "amici" della fondazione a capo del teatro, come contributo volontario. In seguito De Anna ha colto l'occasione per accennare al taglio dei fondi: «Sempre più in futuro questi dovranno essere indirizzati a manifestazioni che non si sovrappongono l'una all'altra». E spinge oltre l'argomento riferendosi alla Galleria della Provincia di corso Garibaldi: «In un periodo in cui tutti vogliono fare mostre e mi riferisco alla pittura, se questo spazio venisse deputato alla fotografia, sarebbe difficile per la Regione non investire. Eventualmente anche dedicando spazio ai fotografi emergenti del territorio». Un suggerimento raccolto da Giuseppe Bressa, assessore provinciale alla Cultura, che ha già preannunciato un grande evento e relativa mostra per il 2012: un'esposizione sui friulani deceduti in Russia durante la costruzione della Transiberiana.

 

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