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Casa Lunardelli

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Un’amministrazione forte non ha paura della trasparenza

Pubblicato da simitan su 2 Marzo 2012, 04:18am

Tags: #cordenons, #discarica, #franco vampa, #gianni ghiani, #mario ongaro, #Popoli e politiche, #riccardo del pup, #VENCHIARUZZO

di Gianni Ghiani da http://www.giannighiani.it/?p=203

La vicenda della discarica del Vinchiaruzzo è un’altra delle telenovelas politico-amministrative che  da anni tiene banco sulla piazza di Cordenons. Voluta e sostenuta dal centrodestra (tra il 2003 e il 2004) al tempo del secondo mandato Del Pup, oggi, di nuovo con il centrodestra al potere, della discarica appena si vedono i lavori preliminari. Per chi non lo ricordasse, l’attuale sindaco, durante il secondo mandato Del Pup, è stato assessore, nonchè vicesindaco, perciò della mancata promessa di realizzare la discarica entro il 2006 Ongaro è corresponsabile.

Voglio ricordare che l’amministrazione di centrosinistra, con Mucignat sindaco, ha dovuto sobbarcarsi solo le rogne legate alla nuova discarica. E siccome si tende facilmente a dimenticare, o piace deformare ad ogni piè sospinto la storia anche più recente, mi soffermo a fare un veloce riassunto delle puntate precedenti.

Primo. L’amministrazione Mucignat, anche l’avesso voluto, nel 2006 (appena insediata) non poteva più revocare l’appalto, aggiudicato dalla Geo Nova sotto la giunta DelPup , visto che questa, legittimamente, avrebbe chiesto milioni di euro di danni al Comune come indennizzo. Ovviamente, al di là del merito, con l’incredibile indebitamento di 24 milioni di euro lasciatoci in eredità, sarebbe stato una follia bloccare tutto.

Secondo. La mancata realizzazione dell’opera nei tempi (erroneamente previsti da Del Pup) che è stata una delle cause principali del contenzioso milionario sui rifiuti tra Pordenone e Cordenons, ha costretto l’amministrazione Mucignat a resistere in giudizio contro il Comune di Pordenone che pretendeva il rispetto di una Convenzione scritta male e dannosa per Cordenons. Meritoriamente vincemmo il ricorso al Tar. Ora siamo in attesa di ricevere il responso finale del Consiglio di Stato, con la speranza, ben riposta, che il verdetto del Tar venga confermato.

Terzo. L’amministrazione Mucignat  ha dovuto trovare una soluzione concordata con l’Autorità di Bacino, che ha richiesto più di un anno di trattative, per definire un nuovo piano delle esondazioni. Si sappia che senza lo sforzo compiuto dalla giunta precedente per ottenere il nulla osta da parte dell’Autorità, la discarica non si sarebbe potuta mai fare nel sito individuato! Per amore della verità ricordo che, nè l’allora presidente della provincia Elio De Anna, nè il sindaco Riccardo Del Pup e nemmeno il funzionario preposto (oggi divenuto assessore) Claudio Pasqualini che diedero parere favorevole alla realizzazione della discarica, sapevano alcunchè di quel vincolo. Incredibile!

Va da sè che questi signori, e specialmente il sindaco Ongaro che adesso imputa a noi del centrosinistra presunte inadempienze, devono avere la decenza di starsene zitti.

Torno sull’attualità. E’ di questi giorni la notizia del rinvenimento di 120 metri cubi di amianto e decine di metri cubi di materiali ingombranti durante i lavori di preparazione dell’area in cui si realizzerà l’impianto. Ebbene io dico che la conferenza stampa indetta congiuntamente dall’Amministrazione e dalla Ditta appaltatrice, per dare conto di quanto trovato in questi giorni nel sito, non sarebbe stata convocata se l’opposizione non avesse chiesto di fare chiarezza su quanto stava succedendo. Ma non ci basta. La richiesta di informazioni al sindaco, formalizzata da Laura Sartori a nome di tutta l’opposizione, che dovrà essere soddisfatta nel prossimo Consiglio comunale, è stata avanzata perchè crediamo che ogni dubbio, incertezza e illazione vada soppiantata dalla trasparenza politica ed amministrativa di chi governa la città.

Per impedire il dilagare delle indiscrezioni tra la gente, con la possibile deformazione di quanto effettivamente successo, bisogna esplicitare pubblicamente la realtà dei fatti. Io la penso così. E Ongaro dovrebbe ringraziarci per questo. Invece che fa? Ci attacca, sostenendo che è responsabilità della giunta precedente se in quell’area sono stati depositati illecitamente materiali di scarto anche pericolosi. Il problema dei controlli c’è e c’è sempre stato, caro sindaco. Non faccia finta di non sapere. Il territorio magredile e delle risorgive di Cordenons è molto vasto e molti, sapendo che i controlli non sono intensi, da troppo tempo ne approfittano per scaricare/imboscare quanto non dovrebbero.

Il nostro progetto dell’Ecomuseo del territorio, a cui Ongaro non dà credito, consentirebbe, invece, di eliminare anche il problema dello scarico di rifiuti da parte di gente, che definire incivile è solo un eufemismo. Infatti è avendo un progetto importante di promozione turistica di un patrimonio naturalistico di valore europeo come il nostro che il territorio viene sottratto all’abbandono, alla maleducazione e all’inquinamento ambientale.

Concludo. Tutti sanno che il sindaco Ongaro sta sprofondando in una palude di problemi interni alla maggioranza, ma il fatto che cerchi di prendere un po’ di ossigeno attaccando le minoranze in questo modo non lo aiuta ad uscire fuori dai guai. Il primo cittadino, cambi atteggiamento, prenda il coraggio a due mani e affronti le situazioni in modo trasparente.

La vicenda della discarica del Vinchiaruzzo è un’altra delle telenovelas politico-amministrative che  da anni tiene banco sulla piazza di Cordenons. Voluta e sostenuta dal centrodestra (tra il 2003 e il 2004) al tempo del secondo mandato Del Pup, oggi, di nuovo con il centrodestra al potere, della discarica appena si vedono i lavori preliminari. Per chi non lo ricordasse, l’attuale sindaco, durante il secondo mandato Del Pup, è stato assessore, nonchè vicesindaco, perciò della mancata promessa di realizzare la discarica entro il 2006 Ongaro è corresponsabile.

Voglio ricordare che l’amministrazione di centrosinistra, con Mucignat sindaco, ha dovuto sobbarcarsi solo le rogne legate alla nuova discarica. E siccome si tende facilmente a dimenticare, o piace deformare ad ogni piè sospinto la storia anche più recente, mi soffermo a fare un veloce riassunto delle puntate precedenti.

Primo. L’amministrazione Mucignat, anche l’avesso voluto, nel 2006 (appena insediata) non poteva più revocare l’appalto, aggiudicato dalla Geo Nova sotto la giunta DelPup , visto che questa, legittimamente, avrebbe chiesto milioni di euro di danni al Comune come indennizzo. Ovviamente, al di là del merito, con l’incredibile indebitamento di 24 milioni di euro lasciatoci in eredità, sarebbe stato una follia bloccare tutto.

Secondo. La mancata realizzazione dell’opera nei tempi (erroneamente previsti da Del Pup) che è stata una delle cause principali del contenzioso milionario sui rifiuti tra Pordenone e Cordenons, ha costretto l’amministrazione Mucignat a resistere in giudizio contro il Comune di Pordenone che pretendeva il rispetto di una Convenzione scritta male e dannosa per Cordenons. Meritoriamente vincemmo il ricorso al Tar. Ora siamo in attesa di ricevere il responso finale del Consiglio di Stato, con la speranza, ben riposta, che il verdetto del Tar venga confermato.

Terzo. L’amministrazione Mucignat  ha dovuto trovare una soluzione concordata con l’Autorità di Bacino, che ha richiesto più di un anno di trattative, per definire un nuovo piano delle esondazioni. Si sappia che senza lo sforzo compiuto dalla giunta precedente per ottenere il nulla osta da parte dell’Autorità, la discarica non si sarebbe potuta mai fare nel sito individuato! Per amore della verità ricordo che, nè l’allora presidente della provincia Elio De Anna, nè il sindaco Riccardo Del Pup e nemmeno il funzionario preposto (oggi divenuto assessore) Claudio Pasqualini che diedero parere favorevole alla realizzazione della discarica, sapevano alcunchè di quel vincolo. Incredibile!

Va da sè che questi signori, e specialmente il sindaco Ongaro che adesso imputa a noi del centrosinistra presunte inadempienze, devono avere la decenza di starsene zitti.

Torno sull’attualità. E’ di questi giorni la notizia del rinvenimento di 120 metri cubi di amianto e decine di metri cubi di materiali ingombranti durante i lavori di preparazione dell’area in cui si realizzerà l’impianto. Ebbene io dico che la conferenza stampa indetta congiuntamente dall’Amministrazione e dalla Ditta appaltatrice, per dare conto di quanto trovato in questi giorni nel sito, non sarebbe stata convocata se l’opposizione non avesse chiesto di fare chiarezza su quanto stava succedendo. Ma non ci basta. La richiesta di informazioni al sindaco, formalizzata da Laura Sartori a nome di tutta l’opposizione, che dovrà essere soddisfatta nel prossimo Consiglio comunale, è stata avanzata perchè crediamo che ogni dubbio, incertezza e illazione vada soppiantata dalla trasparenza politica ed amministrativa di chi governa la città.

Per impedire il dilagare delle indiscrezioni tra la gente, con la possibile deformazione di quanto effettivamente successo, bisogna esplicitare pubblicamente la realtà dei fatti. Io la penso così. E Ongaro dovrebbe ringraziarci per questo. Invece che fa? Ci attacca, sostenendo che è responsabilità della giunta precedente se in quell’area sono stati depositati illecitamente materiali di scarto anche pericolosi. Il problema dei controlli c’è e c’è sempre stato, caro sindaco. Non faccia finta di non sapere. Il territorio magredile e delle risorgive di Cordenons è molto vasto e molti, sapendo che i controlli non sono intensi, da troppo tempo ne approfittano per scaricare/imboscare quanto non dovrebbero.

Il nostro progetto dell’Ecomuseo del territorio, a cui Ongaro non dà credito, consentirebbe, invece, di eliminare anche il problema dello scarico di rifiuti da parte di gente, che definire incivile è solo un eufemismo. Infatti è avendo un progetto importante di promozione turistica di un patrimonio naturalistico di valore europeo come il nostro che il territorio viene sottratto all’abbandono, alla maleducazione e all’inquinamento ambientale.

Concludo. Tutti sanno che il sindaco Ongaro sta sprofondando in una palude di problemi interni alla maggioranza, ma il fatto che cerchi di prendere un po’ di ossigeno attaccando le minoranze in questo modo non lo aiuta ad uscire fuori dai guai. Il primo cittadino, cambi atteggiamento, prenda il coraggio a due mani e affronti le situazioni in modo trasparente.

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